Mattia Fiore per il “DolceVita Cafè” di Venezia

Clipboard01Il sacco è uno dei contenitori più antichi per la sua semplicità costruttiva e la sua grande efficienza. Leggero  ma resistente, poco ingombrante e riutilizzabile, ha accompagnato la storia dell'uomo nel corso dei secoli ed è stato  perfino capace di resistere al nostro mondo cosi carico di tecnologia. Proprio la juta, di sacchi antichi,  pregni di fatica e di sudore di spalle che li hanno trasportati, si presta molto spesso ad accogliere il gesto pittorico dai colori vibranti e appassionati di alcune opere del maestro Mattia Fiore

Da alcuni giorni sono proprio questi sacchi di juta ad impreziosire l’allestimento del  “DolceVita Cafè ' ( Dorsoduro 3956/A – Venezia)  nello splendido e suggestivo  scenario delle "calli" della laguna più celebre del mondo .

Una miriade di tracce guizzanti,  che attraverso le vetrine diventano veicolo di una narrazione basata sul colore  e passando prima dagli occhi,  arrivano diritto al cuore, proponendo immagini di attimi senza tempo,  eco di emozioni profonde, di turbamenti dell’anima, di istanti vissuti con passione,  per stimolare  il cliente ad intraprendere un viaggio nel suo mondo interiore e rendere palpabili suggestioni più immediate.